UN PROFETA
Giacomo Alberione nacque il 14 aprile 1884, da una modesta famiglia di agricoltori a San Lorenzo di Fossano (Cuneo), frequentò le scuole elementari a Cherasco, entrò nel 1985 nel Seminario di Bra e nel 1900 giunse a quello di Alba. Fu ordinato sacerdote da Mons. Francesco Re, Vescovo di Alba il 29 giugno 1907. Conseguì i gradi accademici a Genova presso la Facoltà Teologica di San Tommaso e divenne dottore in teologia nel 1908. Fu vicecurato a San Bernardo di Narzole e l'autunno del 1908 il Vescovo di Alba gli conferì l'incarico di direttore spirituale del Seminario e di professore di diverse materie ai seminaristi.
Dal 1908 al 1914 si prestò nelle attività più varie e fu anima di molti movimenti apostolici diocesani: specialmente in campo catechistico e sociale come promotore dell'Unione popolare.
Al ricevere nel 1913 dal Vescovo l'incarico di direttore di Gazzetta d'Alba, vide in questo compito una chiara indicazione di Dio a dedicarsi all'opostolato della Buona Stampa.
Nel 1914 con pochi ragazzi aprì una piccola Scuola Tipografica, nucleo della futura congregazione religiosa Società San Paolo.
Quando morì a Roma il 26 novembre 1971, confortato dalla visita di Papa Paolo VI, aveva fondato la Famiglia Paolina, per l'annuncio del Vangelo in tutto il mondo.
Fu un vero profeta. Intuì che i mezzi della comunicazione sociale avrebbero condizionato la vita e la cultura del XX secolo e ne previde concretamente le vaste possibilità d'impiego per l'apostolato.
Sempre intento a scrutare i segni dei tempi, diede alla Chiesa nuovi strumenti per l'evangelizzazione, nuove possibilità per la missione nel mondo moderno con mezzi moderni