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Il dono della vita

Invito di Don Alberione

Il fine ultimo di Dio nella creazione, redenzione e santificazione nostra è la sua gloria. Siamo creati, redenti e santificati per glorificare Dio in questa vita e nell'eterniità. Dio ha disposto in tal modo le cose che le creature intelligenti trovino la loro felicità nel glorificare Lui.

La preparazione più diretta all'ingresso in cielo sta nel vivere l'insegnamento di san Paolo: «Qualunque cosa facciate, fate tutto per la gloria di Dio» (Col 3,23). Questa deve essere la prima e costante preoccupazione dell'anima che mira alla santità. È un prevenire la vita celeste.

Vivere in Cristo. – Il mezzo generale e necessario per arrivare a vivere l'eterna felicità è la santificazione di tutto il nostro essere. Questo si opera vivendo "in Gesù Cristo": «L'amore di Dio verso di noi si è dimostrato in questo: Dio ha mandato nel mondo il Figlio suo unigenito, affinché noi avessimo la vita per mezzo di Lui» (1 Gv 4,9). Egli è la vite, l'uomo il tralcio: se il tralcio vive della linfa santificatrice di Gesù Cristo darà frutti di vita eterna; distaccato dalla Vite-Gesù, dissecca e viene gettato nel fuoco (cf Gv 15,1-8).

Quest'unione con Cristo deve essere piena: mediante la fede nella parola di Lui, l'imitazione di Lui, la vita della nostra anima, la grazia.

 

Cammino verso la santità. – Salvare l'anima nostra è il compito assolutamente necessario, l'unico. Sulla terra siamo sottoposti ad una prova; beato l'uomo che, superata la prova, riceve la corona. Per superare la prova dobbiamo conoscere, servire e unirci al Signore, amandolo con tutto il cuore e sopra ogni cosa, poiché Dio è il sommo bene... Il divino Maestro disse: «Che gioverebbe all'uomo guadagnare tutto il mondo se poi perdesse la sua anima?» (Mt 16,26)...

 

Occorre un lavoro spirituale intenso, costante che, per quanto faticoso, è il più nobile e consolante. Esso, nello stato dell'uomo decaduto per il peccato originale, ha due ambiti:

 

  1. Togliere il male che viene dalle cattive inclinazioni interne e dall'azione del demonio e del mondo, mediante il combattimento spirituale, l'abnegazione, la fuga dai pericoli e dal peccato: «Evita il male».
  2. Ordinare l'uomo all'unione soprannaturale con Dio. Tutto l'uomo deve orientarsi e unirsi a Dio: la mente, con una viva fede; la volontà, con una vita virtuosa; il cuore, con sentimenti soprannaturali: «Fa' il bene».

 

Gesù Cristo Via, Verità e Vita. – In Dio vi è ogni bene, per la vita presente e per l'eternità. La nostra unione con Dio si effettua per mezzo di Gesù Cristo, nello Spirito Santo. Gesù è mediatore tra Dio e l'uomo. Egli compì la sua missione con i suoi tre principali uffici: di Maestro e Dottore, essendo la Verità; di Re e Pastore, essendo la Via; di Sacerdote e di Ostia, essendo la Vita.

Disse il Maestro divino: «lo sono la Via e la Verità e la Vita» (Gv 14,6). Cioè: «lo sono la Via che devi percorrere; la Verità che devi credere; la Vita che devi sperare» (Imitazione di Cristo). Egli vive nell'anima in grazia, e l'anima in grazia vive in Lui.

 

Il buon combattimento della fede. – Si tratta di svestire il vecchio Adamo, per vestire l'uomo nuovo, Gesù Cristo (cf Ef 4,24). Nell'uomo, sebbene siano molte le passioni e le inclinazioni al male, una tra esse è predominante: conoscerla, combatterla e metterla al servizio di Dio, praticando la virtù contraria, è compie-re il lavoro spirituale... Questo lavoro sarà ordinato:

 

  1. Negli esercizi spirituali e nel ritiro mensile: la persona si esamina e, con il consiglio del confessore, sceglie il proposito principale.
  2. 2.      Negli esami di coscienza: preventivo, particolare e generale, che si fanno ogni giorno; poi nell'esame settimanale, mensile ed annuale.
  3. Nella giornata esercitare una vigilanza costante sui pensieri, sentimenti, atti, per operare l'opposto di quanto vorrebbe la cattiva inclinazione: Age contra.
  4. Nella meditazione quotidiana, come pure nella Messa e nella comunione, nell'adorazione eucaristica e nel rosario di ogni giorno si rinnova il proposito, pregando incessantemente per ottenere la vittoria.

 

Incorporati a Cristo. – Le varie devozioni sono ordinate alla vera e unica devozione a Gesù Cristo, Via, Verità e Vita; sono mezzi per vivere Gesù Cristo: e per Lui, con Lui e in Lui glorificare Dio. Questa è la vita eterna, pregustata sulla terra e beata in cielo.

Incorporati a Gesù Cristo, vivremo in Lui nel cielo. Il paradiso è premio completo: alla mente per la visione; alla volontà per l'amore beatifico; al cuore per il gaudio eterno; al corpo per la glorificazione...

Dice san Paolo: «Lo stesso Spirito attesta al nostro spirito che noi siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi» (Rm 8,16-18).

Beato Giacomo Alberione