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Il dono della vita

1) «Gesù Verità:

Nella prima parte della Visita al SS.mo sacramento, si considerano gli insegnamenti del Divin Maestro. Per questo servirsi del S. Vangelo, leggerne un brano ogni volta. In questo libro divino si trovano le verità che Dio ci ha insegnato: verità eterne che formeranno tutta la nostra felicità adesso e specialmente in Paradiso.

Gesù è il maestro e noi siamo suoi discepoli e perciò il fine di questa prima parte è di piegare la nostra mente dinanzi a lui, di credere quanto ci ha rivelato e ci propone e credere per mezzo della Chiesa, di riempire la nostra mente di pensieri santi, soprannaturali, cercando di correggere tutte quelle idee e quei modi di pensare che ci fanno tante volte sbaglare.

2) Gesù Via:

In questa seconda parte metterci davanti agli esempi che ci ha dato Gesù: di pazienza, mansuetudine, dolcezza, carità, santità e di vita perfetta, e vedere come stiamo di fronte a lui, cioè entrare nell'intimo dell'anima nostra ed esaminare se siamo in regola con Gesù, se camminiamo bene, se siamo sulla via tracciataci da Gesù e come lo seguiamo.

Egli è il modello perfetto, seguendolo non si sbaglia, perché egli stesso ce lo ha detto: "Imparate da me che sono mansueto ed umile di cuore"; ed il Padre Celeste dice: "Ecco il mio Figlio diletto nel quale mi sono compiaciuto". In Lui difatti troviamo tutti gli esempi e tutte le virtù, e noi prestiamo l'ossequio della nostra volontà imitandolo, ciascuno secondo il proprio stato, nelle sue virtù divine.

3) Gesù Vita:

Gesù non solo "cominciò a fare e a insegnare", ma ancora: "Sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza". Dopo averci insegnato e dato l'esempio, ci dà ancora la forza di seguirlo.

Compresi delle nostre debolezze e miserie e visto quanto cammino ci resta ancora da fare per raggiungere la santità, ci rivolgiamo in questa terza parte a Gesù e gli chiediamo la sua grazia. E non temiamo perché egli ce la dà: "Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi ed io vi ristorerò".

La grazia di Dio scenderà abbondante nel nostro cuore se la chiediamo con umiltà e ne chiediamo molta».

Beato Giacomo Alberione